Utilizzati nel pranayama (il controllo dei ritmi della respirazione) e nella meditazione, i Mudra delle mani attivano particolari circuiti energetici.
A completamento del precedente articolo sui Mudra, in questo articolo vengono presentati alcuni Mudra delle mani:
Jnana Mudra – Mudra della conoscenza e Chin Mudra – Mudra della coscienza
Entrambe le mani: le punte del pollice e dell’indice si toccano (prima variante) oppure l’indice è ripiegato e tocca la base interna del pollice (seconda variante), le altre dita sono distese, le mani sulle ginocchia. In Jinana Mudra i palmi delle mani sono rivolti verso il basso, in Chin Mudra i palmi sono rivolti verso l’alto.
Il Mudra simboleggia il collegamento fra la coscienza umana (l’indice) e la coscienza cosmica (il pollice).
Benefici: i due Mudra sono chiusure psico-neurali, che mantengono il prana, emesso dai palmi e dalle dita delle mani, all’interno del corpo, ricanalizzandolo fino al cervello e ne impediscono quindi la dissipazione nell’ambiente. Le mani, appoggiate sulle ginocchia, stimolano gupta nadi (nadi nascosta), che scorre all’interno delle cosce, dalle ginocchia al perineo, dove stimola Muladhara chakra. Con la pratica ripetuta, la mente viene condizionata dal Mudra che, quando viene assunto, manda il segnale per entrare nello stato meditativo.
Pratica: da eseguirsi durante la meditazione.
Hridaya Mudra – Mudra del cuore
Entrambe le mani: appoggiate in grembo, con i palmi rivolti verso l’alto, l’indice è ripiegato alla base del pollice, le punte di pollice, medio e anulare si toccano, il mignolo è disteso, la consapevolezza è su Anahata chakra (il chakra del cuore).
Benefici: la chiusura del circuito fra i medi e gli anulari, in cui vi sono le terminazioni delle nadi connesse con il cuore, e i pollici, devia il flusso del prana dalle mani all’area del cuore, liberando le emozioni represse e calmando i conflitti e le crisi emozionali.
Pratica: può essere eseguito anche per 30 minuti.
Hakini Mudra – Mudra di Hakini, la dea di Ajnia chakra
Entrambe le mani: le punte delle dita di una mano toccano le punte delle corrispondenti dita dell’altra mano.
Benefici: favorisce l’integrazione fra l’emisfero destro e l’emisfero sinistro del cervello, potenza la concentrazione, stimola la memoria, migliora la respirazione.
Pratica: quando se ne sente la necessità; sedere, senza incrociare le gambe, volgere lo sguardo verso l’alto e respirare profondamente e lentamente.
Bhairava Mudra – Mudra di Bhairava, l’aspetto di Shiva quale distruttore dell’universo
Entrambe le mani: appoggiate in grembo, la destra sopra la sinistra, i palmi rivolti verso l’alto, i pollici possono essere distesi oppure le loro punte toccarsi. Le due mani rappresentano ida (la sinistra) e pingala nadi (la destra) e simboleggiano l’unione della coscienza individuale con la coscienza cosmica.
Benefici: questo Mudra, utilizzato in forma più dinamica durante il pranayama, intensifica la concentrazione sulla respirazione; utilizzato durante la meditazione, favorisce l’atteggiamento di arrendevolezza alla volontà divina.
Pratica: assumere il Mudra durante gli esercizi di pranayama o durante la pratica meditativa.
Yoni Mudra – Mudra della sorgente
Entrambe le mani: i medi, gli anulari e i mignoli sono intrecciati, gli indici sono allungati con i polpastrelli uniti, i pollici, le cui punte si toccano, sono rivolti verso il corpo.
Benefici: questo Mudra equilibra le energie di tutto il corpo e armonizza le attività dei due emisferi cerebrali; le dita intrecciate aumentano il flusso del prana; corpo e mente sono più stabili, calmi e rilassati, la concentrazione e la consapevolezza sono potenziate.
Pratica: praticare durante la meditazione.
Pushan Mudra – Mudra del Sole
Mano sinistra: le punte di pollice, medio e anulare si toccano, le altre dita sono allungate.
Mano destra: le punte di pollice, indice e medio si toccano, le altre dita sono allungate.
Benefici: questo Mudra, che simboleggia il ricevere e il dare, regola il processo digestivo, di assimilazione del cibo e di eliminazione delle scorie e il processo respiratorio, di assorbimento dell’ossigeno e di espulsione dell’anidrite carbonica; ha effetti positivi sull’umore e sui processi mentali.
Pratica: 4 volte al giorno per 5 minuti
Prana Mudra
Entrambe le mani: le punte di pollice, anulare e mignolo si toccano, le altre dita sono distese
Benefici: stimola Muladhara chakra (il chakra alla base della colonna vertebrale), aumenta la vitalità, riduce la stanchezza, calma e stabilizza l’umore, accresce la fiducia in se stessi, stimola il coraggio nell’avviare un nuovo progetto e l’impegno nel portarlo a termine.
Pratica: 3 volte al giorno per 15 minuti
Anna Shabalin