Il suono e la via

Il suono e la via dove ogni nostro passo è il risultato di una moltitudine di suoni non sempre accordati fra loro ma che, a poco a poco, si armonizzano.

Noi siamo sempre espressione di suoni che si differenziano e si perfezionano nel nostro cammino di esseri umani sulla Terra. E ogni nostro passo è il risultato di una moltitudine di suoni che non sempre sono accordati fra loro ma che, a poco a poco, si armonizzano mentre percorriamo le strade del mondo. Non abbiamo un orecchio sempre attento per registrare ogni istante quello che accade nella nostra coscienza ma spesso percepiamo l’eco delle nostre vibrazioni sonore, la voce dell’energia in noi, come precisi stati d’animo, più o meno gradevoli o dissonanti. Infatti ogni organo, ogni fibra e ogni tessuto emette la sua nota e concorre al concerto generale.

All’interno di questo concerto potremmo distinguere le voci di tutti i personaggi e di tutti i ruoli che abbiamo interpretato e che ancora viviamo… dalla stridula vocina del bambino o della bambina capricciosi al rombo di un adulto pieno di rabbia, dalla cantilena di un perenne lamento al canto di una preghiera elevata al cielo… con tutto quello che ci sta in mezzo: il suono delle lacrime e quello delle risate! Ci accorgiamo a un certo punto che la presenza di un direttore di orchestra diventa indispensabile.

In realtà, il principio di omeostasi nel nostro corpo funziona un po’ in questo senso. Ma quando vogliamo eseguire una bella e grande opera musicale, quando vogliamo elevare il canto di tutte le nostre cellule all’unisono verso un’armonia superiore, è veramente indispensabile che la nostra coscienza ne sia consapevole e si comporti come un vero e proprio direttore d’orchestra, capace di imprimere un unico ritmo e di condurre all’unisono il suono di ogni strumento.

Il modo per richiamare il nostro personale direttore d’orchestra e quindi le migliori possibilità sonore in noi, sta nell’intonare la Parola Sacra, la Parola di Gloria, il Suono del Verbo che si fa carne, cioè AUM oppure OM , il Pranava. È la Parola del Maestro di Musica che abita nel cuore di ognuno e che manifesta la sua coscienza divina come Amore. I grandi Maestri che hanno guidato e guidano l’Umanità in tutte le sue prove in ogni continente, rappresentano il Suono che sostiene, eleva e dirige la miriade di suoni inferiori: AMORE .

Facendo risuonare la parola e riflettendo sul suo significato, si trova la via”*. Come al solito, il nostro buon Patanjali riesce a estrarre il senso di tutta la nostra esperienza condensandolo in poche parole. Facendo ri-suonare, cioè suonare molte volte, ripetutamente, ma proprio tante volte, senza stancarci, quello che è il nostro amore possibile, cercando il nostro Maestro di Musica e intonando le migliaia di vibrazioni inferiori sull’unica frequenza dell’Anima, questa finirà per prevalere e unificare tutte le altre, influenzando le forme che la rivestono. L’Angelo solare emana il suono sul proprio piano e lo trasmette al suo riflesso, la personalità, attraverso il “sutratma”, quel legame magnetico che unisce lo spirito al corpo, al cervello.

Quando quel suono viene riconosciuto, tra l’Anima e l’uomo incarnato scorre il Pranava, proprio come una via percorribile dalla coscienza che comincia a vibrare all’unisono. Questo risultato non può prescindere dalla meditazione costante, dalla perseveranza nel meditare.

Meditando si assimilano i risultati dell’attività dell’Anima e si impara a distinguere la “Voce del Silenzio” che sarà l’essenza dei nostri passi sul Sentiero. Le impronte che vi lasceremo saranno sempre più riconoscibili come tracce d’amore.

Per meglio approfondire questo e altri argomenti vi rimando alla sezione Yoga per tutti del Portale della consapevolezza Yoga, Vita e Salute https://www.yogavitaesalute.it/

Giovanna Spinelli

*sutra 28 ,libro primo de “La luce dell’Anima” – A.A..Bailey – ed. Nuova Era

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