La pace va fatta, facciamo la pace. È una condizione della coscienza che inizialmente viene scambiata come una sosta temporanea tra un conflitto e l’altro.
Della pace molto si è scritto, pensato e detto, ma sentito e fatto veramente … poco, soprattutto considerando il grande bisogno di pace che ha l’Umanità intera e con essa tutta la Terra. L’Umanità è il terzo centro importante della struttura energetica planetaria e corrisponde al chakra della gola. Quando l’umanità sarà purificata la comunicazione scorrerà libera e trasmetterà la pace facendola. Ora mi chiedo cosa voglio dire con queste parole …
La pace va fatta. È una condizione della coscienza che inizialmente la scambia per ogni sosta temporanea tra un conflitto e l’altro nell’ambito della personalità. Si illude (la coscienza a quel livello) che la pace sia assenza di attività, evasione di responsabilità, godimento e compiacimento dei propri beni. Ma non è così. La pace, vera, implica una intensa attività costruttiva, una potenza attenta e responsabile e la consapevolezza di beni inattaccabili dalle tarme dell’avidità terrena.
Alla fine uno dice. “Non ce la farò mai! Non riuscirò mai a raggiungere la pace agognata in mezzo alle battaglie della vita!” E ha ragione. Perché se spera di vincere e sedare ogni battaglia, di essere in perfetta salute e di accumulare più che può prima di avere il cuore in pace, si sbaglia. Allora come si fa ‘sta benedetta pace?!? Si lascia fare .. si accetta … si accoglie … c’è già … là in fondo in fondo, in qualche angolino nascosto del cuore, la pace c’è. Attende solo di essere trovata, scoperta. Il lavoro da fare semmai è la costruzione di un passaggio, di un canale che possa collegare (rimuovendo tutti gli ostacoli) il turbamento esterno, la confusione e il tremore di superficie con quella quiete di fondo, dove imperturbabile dimora il nostro vero Essere. Dov’è solo Pace nella Luce.
Tradotto in termini temporali vuol dire migliaia e migliaia di guerre perse e vinte, infiniti contrasti e inestinguibili lotte … anche intestine … !!! Ma non si poteva sapere subito come stanno le cose? No. Dobbiamo percorrere la strada della consapevolezza, con tutti i rischi di una libertà continuamente minacciata dall’ignoranza, dall’arroganza, dai pericoli della morte vera, non quella fisica, che alla fine neanche esiste, visto che è solo la carrozzeria che se ne va … tu rimani, esattamente nel punto in cui eri e sei e dà lì continui a muoverti.
Allora la pace si fa facendo strada alla verità, aprendo una breccia alle parole del cuore, vigilando sui veri tesori della Vita, prendendo dimora in quel centro divino che è stabile in ognuno di noi. Nel primo libro de “La Luce dell’Anima” Patanjali dedica cinque sutra alla pace: 33-34 -36 -38 -39. Parlano di simpatia e di tenerezza, di tenacia, di distacco, di respiro vitale, di meditazione sulla Luce e sulla Radianza per conoscere lo Spirito. Parlano di conoscenza e di concentrazione su ciò che è più caro al cuore. Così si fa la pace.
Per meglio approfondire questo e altri argomenti vi rimando alla sezione Yoga per tutti del Portale della consapevolezza Yoga, Vita e Salute https://www.yogavitaesalute.it/
Giovanna Spinelli