Il Wesak, che è sempre coincidente con il plenilunio del toro, è un momento di supremo impatto spirituale e una grandissima opportunità evolutiva per l’umanità.
Il Wesak è un evento che tutti i ricercatori spirituali, i cosiddetti aspiranti, attendono con ansia ogni anno. E si preparano per accoglierlo nel migliore dei modi. Meglio sarebbe dire che si sforzano di rendersi più adeguati ad accogliere i flussi che, come benedizioni, vengono elargiti dalla trama luminosa della vita. La Gerarchia tutta si prepara per questa cerimonia e si impegna affinché la luce del Wesak, essenza stessa dell’amore del Cristo fecondato dalla saggezza del Signore Buddha, possa giungere sulla Terra e toccare il cuore di ogni essere, ovviamente a seconda delle varie possibilità.
Nei piani sottili tutto è preparato con la cura per la Vita che solo gli Esseri di Luce conoscono. Le dimensioni occulte della vita si adoperano per il bene di tutta la Terra e per favorire l’evoluzione del pianeta e delle sue creature, predispongono le condizioni migliori per trasmette tali flussi straordinariamente elevati di energie. Tutta questa partecipazione fa sì che cielo e terra si tocchino.
È come se venissero spalancate le porte del paradiso. Ovvio che chi più è pronto e predisposto più beneficerà di tali afflati d’amore cosmico. Più i cuori riescono ad essere sgombri da distruttività emotive e mentali e più coerenti sono con le qualità che aleggiano con le potenti ondate di luce del Wesak, maggiore sarà la nostra capacità di raccoglierle, custodirle e poi distribuirle, traducendole nei fatti in modo concreto nelle nostre vite attraverso i nostri pensieri, parole, emozioni e comportamenti.
Ecco la grande portata evolutiva di questo particolare momento dell’anno. Abbiamo l’occasione per aderire a questi flussi che provengono da regioni elevatissime, al di là anche del nostro sistema solare. Siamo spinti a migliorarci, a tendere ancora un po’ di più all’innocuità, che è l’unica e sola modalità esistenziale compatibile con tali sorgenti luminose. Inoltre abbiamo il privilegio di renderci custodi e portatori di tali energie.
Se poi ci riuniamo e meditiamo in gruppo in occasione del plenilunio, così come sta avvenendo da diversi anni in tutto il mondo, aumentiamo in modo esponenziale l’impatto delle onde luminose che ci attraversano. L’energia che il Buddha consegna al Cristo, distribuita poi dalla rete di luce della Gerarchia, viene attratta magneticamente dalla luce del gruppo nella quantità e intensità commensurate alle possibilità del gruppo stesso. Diamo così una possibilità concreta alla terra di essere toccata dal cielo. Questo ci rende servitori e la vita può essere benedetta e migliorata anche grazie a noi. Le energie che ci giungono sono diverse ogni anno, le qualità in esse impresse sono adeguate al momento che l’umanità e il pianeta attraversano.
Ogni Wesak è portatore di una particolare nota che informerà il “lavoro sottile” per elevare la coscienza dell’umanità e del pianeta. La nota di quest’anno ci spinge ad uscire dalla visione miope di colui che è abituato a portare l’attenzione alle spine anziché alla rosa e al suo profumo. Abbiamo davanti un passaggio stretto ma la Luce ci sostiene, questo il messaggio giuntoci quest’anno che, supportato dalla nota dello scorso anno il Sole sorge di nuovo e diffonde la sua Luce su tutta la Terra, ci apre un ampio spiraglio di speranza in un momento difficile e buio come quello che stiamo vivendo. Siamo nel buio più pesto che precede l’alba, siamo nel tratto più impervio del nostro cammino, ma non siamo soli, il Sole che si è annunciato lo scorso Wesak non è tramontato, né tramonterà. Ci sostiene. Una promessa che risuona nel profondo, donando entusiasmo e respiro, ma soprattutto ci sospinge a fare gli sforzi necessari per affermare la pace nei nostri cuori, perché siamo consapevoli che la luce del Sole prevale e si afferma, trionfa sulle tenebre.
Ogni istante un po’ di più, anche grazie alla luce del nostro Sole che vuole essere affermato e confermato, attimo per attimo. In che modo? Rinunciando alle parti distruttive dentro di noi, che ci rendono complici del male sia pure in modo inconsapevole. Aderendo alla parte migliore di noi, costantemente in uno sforzo continuo, probabilmente estenuante, ma di sicuro molto proficuo. La personalità sarà messa a dura prova, portata al limite, destabilizzata dai conflitti. Se, però, partiamo dall’accettare la nostra imperfezione e ci lanciamo nell’avventura di lavorarci come un’opera d’arte che perfezioniamo progressivamente, stiamo già contribuendo alla nascita del mondo nuovo. Così possiamo diventare padroni di noi stessi e creatori del mondo che vogliamo.
Se è impossibile la perfezione, sono invece possibili tante buone pratiche: l’accoglienza, la compassione, la gentilezza, la benevolenza, la pazienza. Ci basti tendere costantemente al bene possibile e contribuiremo al mondo nuovo che è già qui, annunciato dalle bellissime e promettenti note del Wesak. Il mondo nuovo procede con il nostro risveglio e con il nostro tendere al bene. La Gerusalemme celeste precipiterà sulla terra grazie alla nostra aspirazione al mondo spirituale. Allora non c’è tempo da perdere!
Non esiste cosa più importante e urgente che purificare i nostri pensieri, le nostre emozioni e anche il nostro corpo fisico. Nutriamoci con l’energia che proviene dai piani alti della Vita, condotta sino a noi da tutti gli Esseri di Luce che si curano della nostra evoluzione e andiamo oltre noi stessi per non ostacolare questo vento solare che può, e deve, sradicare e spazzare via ogni germe di male dentro e fuori di noi.
Possano le resistenze essere ammansite e cedere il passo al nostro Sole interiore, che prenda a splendere e illuminare ogni angolo, anche il più buio e freddo, della nostra coscienza. Possa la Luce di questo Wesak risuonare in ogni creatura ridestandola. E sia la Pace per l’umanità!
Per approfondire l’argomento del Wesak vi rimandiamo al precedente articolo pubblicato sul portale Yoga, Vita e Salute https://www.yogavitaesalute.it/festa-wesak/ e al video della Celebrazione del Wesak avvenuta alle Piane di Mocogno (MO) da parte di Massimo Rodolfi.
Anna Todisco